L'ENGAGEMENT
IL WORK ENGAGEMENT E GLI IMPATTI SUI LAVORATORI:
Nell’ambito professionale, si parla , di work engagement: “coinvolgimento lavorativo”,
legato al concetto di “run the extra miles”.
Con questa espressione si fa riferimento agli sforzi aggiuntivi in termini di qualità, non di
quantità, offerti dal dipendente per giungere nel miglior modo possibile agli obbiettivi
prestabiliti dall’azienda.
Di conseguenza un lavoratore engaged offre qualcosa di differente al lavoro anche a
livello etico come comportamenti virtuosi, altruismo.
Molto importante è distinguere però il work engagement dal workaholism : nonostane
condividano un elemento comune, l’immersione, i workaholics sono lavoratori che
s’impegnano ma sono spinti da una passione ossessiva nei confronti del lavoro.
Il work engagement si sviluppa su tre livelli :
1. ATTRAZIONE: primo livello di coinvolgimento per cui bisogna riuscire a stimolare
correttamente i sensi e incuriosendo positivamente l’individuo
2. INTERAZIONE:secondo livello di coinvolgimento per cui il soggetto si relaziona
attivamente al contesto lavorativo e alle attività da svolgere. In questo livello il
coinvolgimento è di tipo mentale e fisico ed è importante riuscire a trasformarlo in
attitudine.
3.ESPERIENZA: terzo livello di coinvolgimento; a seconda dell’intensità emotiva
l’individuo apprende e memorizza ciò che ha svolto a livello pratico. Questo punto è
fonamentale perchè diventa bagaglio di conoscenza da sfruttare in occasioni future.
Il fattore engagement può essere coltivato e sulla base del grado di coinvolgimento si
delineano diversi impatti:
• lavoratore engaged: soggetto che lavora in maniera appassionata e apporta un
miglioramento della qualità della perfomance propria e dell’azienda. In tal caso si
evidenziano impatti positivi del fattore engagement anche in termini di benefici
personali e professionali( crescita personale, relazioni di fiducia con l’azienda,
contagio emotivo).
• lavoratore not-engaged →colui che offre il proprio lavoro all’organizzazione ma
non è coinvolto emotivamente nei progetti a cui prende parte.
• lavoratore dis-engaged→colui che sviluppa il disengagement, letteralmente indica
la “disaffezione lavorativa”. È un lavoratore che prova insoddisfazione nei confronti
del proprio lavoro a causa di forte stress emotivo o sovraccarico lavorativo che può
condurre alle malpracties (azioni negligenti).
In questo caso si registra un impatto negativo dell’engagement che se non
attenzionato può condurre a situazioni estreme come il burnout:esaurimento
psicofisico del soggetto, suscitando sentimenti negativi e/o azioni disastrose nei
confronti dell’azienda.
IMPORTANZA E COLTIVAZIONE DA PARTE DELLE AZIENDE:
Ai giorni d’oggi, con l’avanzamento del digitale, le aziende vedono nel work engagement
un pilastro fondamentale da coltivare e promuovere in quanto un team motivato innalza i
livelli di produttività e fidelizzazione della clientela.
Per comprendere meglio come sviluppare l’efficienza e l’efficacia dei dipendenti, le
aziende attenzionano due aspetti :
1. salute organizzativa: sta ad indicare l’andamento delle relazioni ed interazioni tra i
diversi settori aziendali , promuovendo e migliorando il benessere fisico, sociale e
psicologico delle comunità lavorative. Sulla base di questo parametro, le aziende
infatti si impegnano a sviluppare il più possibile un clima positivo e di fiducia,
garantendo sostegno ai dipendenti.
2. benessere lavorativo: il modo di percepire , da parte del lavoratore, le relazioni
instaurate all’ interno dell’azienda . Ciò perchè se vi è maggiore sintonia e
condivisione tra stessi valori e visioni, vi è maggior grado di motivazione
lavorativa. In questo ambito, le aziende mirano a monitorare e soddisfare il più
possibile le inclinazioni motivazionali dei lavoratori e a sviluppare un certo livello
di autonomia professionale.
Da una buona coltivazione dell’engagement si hanno risultati positivi in termini di problem
solving, efficenza e produttività per il futuro dell’azienda. Inoltre, all’interno dei team
professionali i soggetti engaged sono fondamentali perchè capaci di trasferire le loro
esperienze positive agli altri , incrementando qualitativamente la performance di gruppo.
Questo fenomeno viene definito contagio emotivo e risponde al principio di
“ENGAGEMENT CREA ENGAGEMNT!”