Nonostante gli andamenti della pandemia covid-19, il settore immobiliare ha raggiunto livelli di vendita impressionanti, portando a risultati che non si vedevano più dal boom immobiliare dei primi anni del duemila. Alla fine del 2021, il report annuale di idealista.it – 1.692 euro/mq per le case in vendita – 11 euro/mq per l’affitto.
Se guardiamo nello specifico il report annuale del mercato residenziale 2021, emerge che a due anni esatti dall’inizio della pandemia è aumentato l’interesse degli italiani per il mattone, un aumento legato alla crescita della domanda.
Aumento di richieste per le case in vendita
In italia l’interesse delle persone per le abitazioni in vendita a livello provinciale è aumentato solo nell’ultimo anno dell’82,9% rispetto al 2020, salendo al 167% se confrontato al periodo pre-pandemico. Secondo Vincenzo de Tommaso: “Due anni fa, improvvisamente, tutto è cambiato. Nei primi mesi della pandemia molti esperti avevano previsto uno scenario catastrofico per compravendite e prezzi, ma ciò non si è mai verificato, anzi, con l’allentamento delle restrizioni, la domanda si è risvegliata con forza favorita da prezzi storicamente bassi, mutui a condizioni ancora molto vantaggiosi e nuove esigenze abitative degli italiani dettate dalla crisi sanitaria. A cambiare profondamente sono proprio le caratteristiche della domanda abitativa che oggi risulta trasformata, all’insegna di maggior confort e convenienza dal momento che il lavoro a distanza è entrato a far parte della quotidianità di molte aziende, cambiando la fisionomia delle nostre abitazioni”.
Per quanto riguarda le richieste di affitto?
Rispetto al 2020, le richieste per l’affitto sono aumentate del 168,3%. Sempre secondo Vincenzo de Tommaso: “Il mercato degli affitti è stato ancora più sensibile all’anomalia della crisi economica innescata dal Covid-19. La cassa integrazione, l’attuazione del telelavoro, le restrizioni per il turismo e l’istruzione universitaria online hanno riversato una valanga di abitazioni sul mercato, soprattutto nelle grandi città dove l’offerta di alloggi in affitto è arrivata a triplicare rispetto a prima della pandemia e i prezzi hanno iniziato a diminuire drasticamente, calando di oltre il 10% su base annua in mercati trainanti come, ad esempio, Milano e Venezia. Non avevamo mai assistito a un calo così repentino dei prezzi degli affitti in queste città così come rapido è stato il loro recupero, con il graduale ritorno alla normalità dall’estate del 2021. Chi cerca casa a Milano ora troverà il 6% di offerta in meno rispetto a prima della pandemia e prezzi di nuovo in aumento (3,2% nel quarto trimestre 2021).
La modalità di lavoro agile ha improvvisamente aperto nuove prospettive per chi cerca casa. Chi ha avuto esigenza di trovare alloggi più grandi a prezzi più accessibili ha spostato il proprio interesse verso i quartieri periferici delle città o in luoghi lontani dal luogo di lavoro, ma la temuta fuga di massa dalle città non si è materializzata e i dati confermano un fenomeno in rapido riassorbimento. Infatti, con il venir meno degli stati di allarme e delle successive restrizioni, l’interesse per la domanda è tornato al punto di partenza: le grandi città”.
Fonte: idealista.it